L’allarme per il turismo nostrano è chiaro: tra giugno e settembre, almeno 50 milioni di presenze in meno, secondo quanto evidenziato dagli addetti di settore. Come riportato da La Stampa, gli operatori prevedono un ritorno a una sorta di turismo ‘ Anni ’60’, con viaggi che prediligeranno gli spostamenti in auto rispetto a treni e aerei.
Cambiano le abitudini
Vacanze di prossimità, più brevi e più vicine in luoghi che conosci, un turismo domestico, dei borghi e dei luoghi meno sovraffollati. “Andremo al mare questa estate – garantisce il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi -. Stiamo lavorando alle normative con il comitato tecnico scientifico: servirà un distanziamento”.
Il bonus vacanze
Per agevolare la ripresa ci sarà anche un ‘bonus vacanze’, da non confondere con i voucher per i rimborsi di viaggi cancellati.
Tra una decina di giorni infatti, il governo varerà il decreto di aprile, che arriverà fino a 60-70 miliardi, di cui una trentina per le garanzie statali per i crediti alle imprese. Dei 30 miliardi circa rimanenti, una parte serviranno per l’aumento del bonus per autonomi e partite Iva da 600 a 800 euro, “che verrà erogato sia in aprile sia in maggio”, chiarisce il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. Altri soldi andranno a rimpinguare la cassa integrazione e una parte consistente servirà per il reddito di emergenza. Ma 5 miliardi o forse più, dovrebbero andare al turismo e gran parte dei soldi serviranno a finanziare il “Bonus per il turismo patriottico”, come lo definisce Bonaccorsi. Patriottico, perché destinato solo a chi sceglierà località italiane per le vacanza quest’anno.
Due ipotesi
Due le ipotesi allo studio: la prima è sotto forma di credito di imposta da usufruire nella dichiarazione dei redditi del 2021, anche se per la Bonaccorsi “È chiaro che per dare liquidità immediata è meglio un bonus cash alle famiglie”. La cifra dovrebbe essere pari a circa 300 euro, quale che sia la prenotazione, una settimana o due o tre non farebbe differenza. “Considerando che i nuclei familiari in Italia sono 23 milioni e che il reddito medio è pari a 31 mila euro, si può capire il costo di una simile operazione”. Anche restringendolo solo ai redditi sotto i 40 mila euro, ci si muoverebbe nell’ordine dei miliardi.
Liguria e Abruzzo al lavoro
Intanto, le regioni si stanno muovendo per ripulire le spiagge. A Pasquetta i governatori di Liguria e Abruzzo, Giovanni Toti e Marco Marsilio, hanno infatti firmato ordinanze ad hoc per permettere la manutenzione degli stabilimenti balneari, pur con tutte le sicurezze del caso. L’ordinanza della Liguria in particolare comprende anche le attività di manutenzione straordinaria degli stabilimenti balneari, i piccoli lavori di manutenzione edile privata e pubblica e le attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna.